Il DDl Zan è stato affossato tramite un voto segreto in Senato. Lega e FdI hanno richiesto di attuare il procedimento della “tagliola” e l’aula ha detto si. Questo è il nome che si è dato a questa manovra politica, proprio come la trappola che si usa nella caccia.
Facendo così è saltato l’esame degli articoli di quella che doveva essere una legge contro l’omotransfobia approvata già dalla Camera un anno fa. Adesso si dovranno attendere mesi prima che un testo nuovamente scritto possa essere presentato.
154 i politici che hanno votato a favore della cosiddetta tagliola che è stata proposta dalle destre del nostro paese. Invece erano in 131 i favorevoli all’esame dei vari articoli che compongono il DDL Zan.
Come è arrivata la tagliola per il DDL Zan
Tutto questo è stato possibile grazie all’articolo 76. Questo articolo dice che, citiamo testualmente: “prima che abbia inizio l’esame degli articoli di un disegno di legge, un senatore per ciascun gruppo può avanzare la proposta che non si passi a tale esame“.
Il 27 ottobre il vicepresidente del Senato, membro della Lega, Roberto Calderoni la presidente del gruppo Fratelli d’Italia, Lucia Ciriani hanno fatto questa richiesta.
Successivamente è stato effettuata la votazione a scrutinio segreto e il DDL Zan è stato ufficialmente smantellato. Sempre l’articolo 76 vieta di riproporre lo stesso disegno di legge anche dopo essere trascorsi sei mesi dalla votazione, che è il tempo minimo da attendere.
Si potrà presentare un nuovo testo tra soli sei mesi, che comunque ha già cancellato due anni di duro lavoro che sono legati al disegno di legge che porta il nome del deputato che l’ha scritto Alessandro Zan. Che è oltretutto un attivista del mondo LGBT.
Le proteste in piazza a Roma che non hanno fine
Migliaia di persone hanno manifestato pacificamente per tutte le vie di Roma fino ad arrivare in centro trasformando la città in un corteo dai colori arcobaleno. Questo è accaduto non appena la notizia è stata pubblicata cioè subito dopo lo stop al DDL Zan.
Sullo striscione in testa al corteo si poteva leggere “Avete bloccato la legge Non bloccherete la lotta” e ancora “Questa voce nessuno la affossa“.
Non era chiaro se la manifestazione fosse stata o meno autorizzata dalle forze dell’ordine; ma comunque diverse pattuglie sono dovute intervenire nella zona del Colosseo solo per agevolare il traffico.
Erano presenti anche altre camionette della polizia solo in caso ci fossero stati disordini, ma così non è stato e la manifestazione è stata del tutto pacifica.
Delle persone sono scese in piazza anche a Milano per manifestare contro la tagliola che è stata fatta contro il DDL Zan.
Non si sa adesso cosa accadrà nei prossimi mesi, certo è che non dovrebbe servire una legge per la tutela di una persona anche perché è su questo che si basa la nostra costituzione. Sulla libertà di espressione, di parola e di stampa e nonostante questo facciamo parte dell’Unione europea che recentemente si è proclamata zona di libertà LGBTIQ.
Adesso cerchiamo di attendere altri sei mese e vedere come poter ovviare a questo ostacolo che è a dir poco scandaloso.